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15 mai 2015

Univ Calabria: Call for Papers XXIXe Conv SISP, "The role of people’s power in contemporary states", Cosenza, 10-12 sept. 2015 (limite 20 mai 2015)

Information transmise par Rui M Pereira:
Università della Calabria, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
Call for Papers
XXIX Convegno SISP, Società Italiana di Scienze Politiche,

The role of people’s power in contemporary states

Cosenza
10-12 septembre 2015
(limite: 20 mai 2015)
The role of people’s power in contemporary states

Organising committee:
  • Federico Brandmayr, Gemass, Paris Sorbonne
  • Rui Pereira, Cespra, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales
  • Lucia Rubinelli, Polis, University of Cambridge
Although there are several and diverse definitions of democracy, they all share the core idea that the political power belongs to the people. However, and since its early appearance in Europe during the French Revolution, this principle has always been accompanied by the acknowledgment that it could not be literally realized in political institutions. For instance, the notorious revolutionary Abbé Sieyes clearly stated that, even if the power belonged to the people, the latter could not exercise it because it had neither the education nor the time necessary to deal with politics on a daily basis. The principle of representation was thus introduced and, being implemented through elections, it entailed highly aristocratic, and thus antidemocratic, regimes (Manin 1995). Successively, the democratic principle of people’s power was incapsulated again inside rigid constitutional mechanisms that, from the Second World War onwards, found their most important development in the institution of constitutional courts all around Europe.

Building on the evidence proving the distance separating the principle of people’ power from its actual exercice, we would like to investigate the locus of the former in contemporary political regimes. Most particularly, we would like to assess whether all these institutional mechanisms are to be considered as limitations to the democratic principle of people’s power or rather as helpful means of implementation and protection of people’s will. For exemple, in current times democratic regimes are often accused of being ruled by non elected authorities, such as judges, to the point of being renamed “judges’ government”. Is this a fair description of today’s political regimes and to what extent does it contradict or implement the democratic principle? Another critique of contemporary democracies comes from those who accuse them of being appropriated by non elected civil servants (central bankers, expert advisors and functionaries of international organisations). How is it possible to make the presence of these actors compatible with the idea of people’s power? Does this implies a change in the nature of the political regime? Also, different institutional mechanisms may differently implement the principle of people’s power: how do forms of government and electoral systems contribute in structuring the gap separating people’s will from its exercise?

We welcome empirical or theoretical contributions addressing the relation between the idea of people’s power and:
  • sovereignty
  • constitutional courts
  • constitutional change and/or constitution-writing
  • political representation and accountability
  • political parties and social movements
  • federalism vs. centralisation
  • administrative bodies
  • electoral systems
  • different forms of democracy
  • mechanisms of popular participation (mini-publics, referenda, popular juries)
  • scientific and economic expertise
If you are interested in presenting a paper at this conference, please send a 300 word-long abstract prepared for blind review to one of the following e-mail addresses: lr391@cam.ac.uk, rui.vialatina@gmail.com or federico.brandmayr@paris-sorbonne.fr by May 20th, 2015. Please include the words SISP Conference in the subject line and your name, email address and institutional affiliation in the body of the email. 
The working languages of the conference will be English.

Lieu
  • Università della Calabria, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Arcavacata di Rende (Cosenza)



Il potere del popolo negli stati contemporanei

Organising committee:
  • Federico Brandmayr, Gemass, Paris Sorbonne
  • Rui Pereira, Cespra, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales
  • Lucia Rubinelli, Polis, University of Cambridge
Nonostante le definizioni della democrazia siano molteplici e spesso divergenti, esse condividono tutte l’idea fondamentale secondo cui il potere politico appartiene al popolo. Tuttavia, e già a partire dalla Rivoluzione francese, questo principio politico è sempre stato accompagnato dalla consapevolezza che la sua completa realizzazione nella pratica politica non fosse possibile. Per esempio, nel 1789 il celebre rivoluzionario Abbé Sieyes derivò dall'assunto sociologico della divisione del lavoro il principio secondo il quale il potere appartiene al popolo in linea teorica, ma non può essere esercitato da quest’ultimo per mancanza di educazione, tempo e conoscenze necessarie alla gestione quotidiana della cosa pubblica. La conseguenza di questo ragionamento fu l’introduzione della rappresentanza politica, la quale, come Bernand Manin ha dimostrato, implica il ricorso a pratiche elettorali e alla conseguente istituzione di regimi politici essenzialmente aristocratici. Successivamente, il principio del potere popolare fu nuovamente incapsulato all’interno dei limiti dettati da costituzioni rigide che, dalla seconda guerra mondiale in poi, trovarono ulteriore rafforzamento in conseguenza dell’introduzione di corti costituzionali non elette e pertanto non responsabili davanti alla volontà popolare.

Riflettendo sulla distanza che separa il principio del potere popolare dalla sua concreta applicazione, si vorrebbe analizzare il ruolo e la funzione esercitati da quest’ultimo in relazione allo stato moderno e alle sue istituzioni. In particolare, si vorrebbe riflettere sulle questioni seguenti: i meccanismi di declinazione del potere popolare sopra menzionati contraddicono effettivamente il principio democratico del potere del popolo o sono invece degli strumenti necessari alla sua implementazione e protezione? I regimi democratici europei sono spesso accusati di essere governati da autorità non elette, come nel caso dei magistrati, al punto da essere stati rinominati “governi dei giudici”. Come valutare queste analisi dei regimi politici contemporanei? Il ruolo dei giudici nelle nostre democrazie contraddice o al contrario rafforza il principio democratico? Una critica analoga viene mossa anche da coloro che denunciano l’appropriazione del potere politico da parte di funzionari non eletti ma estremamente influenti, come i direttori delle banche centrali, gli esperti ministeriali e i funzionari di varie organizzazioni internazionali. Il ruolo di questi attori è compatibile con i principi democratici? O ancora, il principio del potere del popolo può essere concretizzato da diversi meccanismi istituzionali: qual è il ruolo che giocano le forme di governo e i sistemi elettorali nel creare e strutturare la distanza che separa il principio del potere del popolo dal suo esercizio?

In particolare sono sollecitati paper che si concertino sulla relazione tra l’idea di potere popolare e:
  • la definizione di sovranità
  • le corti costituzionali
  • i processi di revisione costituzionale e di scrittura di nuove costituzioni
  • la rappresentazione politica e l’accountability
  • i partiti politici e i movimenti sociali
  • il dibattito su federalismo e la centralizzazione
  • istituzioni amministrative
  • sistemi elettorali
  • diverse forme di democrazia e di regimi politici
  • meccanismi di partecipazione popolare (referenda, giurie popolari etc)
  • expertise economica e scientifica
Se interessati a presentare un paper, inviate un abstract di 300 parole pronto per la blind review a uno dei seguenti indirizzi email: lr391@cam.ac.uk federicobrandmayr@gmail.com o rui.vialatina@gmail.com entro il 20 Maggio 2015, includendo la dicitura SISP Conference nell’oggetto e nome, cognome, indirizzo mail e affiliazione istituzionale nel corpo della mail. 
La lingua di lavoro sarà l’inglese.

Lieu
  • Università della Calabria, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Arcavacata di Rende (Cosenza)